Magistrato arrestato:nuova indagine, coinvolto sindaco Rende

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Indagato in qualità di avvocato di un boss della ‘ndrangheta

CATANZARO, 04 SET – Nuove accuse della Procura di Salerno nei confronti del giudice sospeso della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini indagato in un nuovo filone dell’inchiesta che lo aveva già portato all’arresto. Insieme a lui è indagato, in qualità di avvocato, il sindaco di centrodestra di Rende (Cosenza) Marcello Manna, l’avvocato Luigi Gullo e Francesco Patitucci, esponente di spicco della cosca “Lanzino-Ruà” di Cosenza. Sono indagati per corruzione in atti giudiziari, con aggravante mafiosa.
    Secondo l’accusa, in tre occasioni, il 30 maggio 2019, nell’ottobre 2019, e il 4 dicembre 2019, Petrini avrebbe ricevuto rispettivamente 2500 euro dall’avvocato Manna, 5000 euro dall’avvocato Gullo, d’intesa con Marcello Manna, e, infine, altri 5000 euro da Gullo, d’intesa sempre con Manna. Per l’accusa, i pagamenti dovevano servire per l’assoluzione di Patitucci dall’accusa dell’omicidio di Luca Bruni, esponente dell’omonima cosca di Cosenza, assassinato a gennaio 2012.
    Patitucci, in primo grado, era stato condannato a 30 anni ma in appello era stato assolto, il 4 dicembre 2019, dalla corte presieduta da Petrini. Petrini e Manna sono, inoltre, accusati di corruzione in atti giudiziari poiché Petrini, secondo l’accusa, dietro l’accettazione di 2.500 euro, avrebbe annullato il decreto di sequestro, con conseguente revoca della confisca, nei confronti di Antonio Ioele. La Procura di Salerno ha chiesto l’incidente probatorio nei confronti degli indagati. Oggetto dell’incidente probatorio saranno alcuni verbali di Petrini di gennaio, febbraio e aprile; due intercettazioni audio-video del 30 maggio 2019 effettuate negli uffici di Petrini della Corte d’Appello e della Commissione Tributaria provinciale di Catanzaro; una terza intercettazione video del dicembre 2019 registrata negli uffici di Petrini della Corte d’Appello. Tra gli atti sottoposti e incidente probatorio c’è anche il verbale di perquisizione e sequestro del 15 gennaio 2020 operato nei confronti del giudice relativo alla “somma di denaro in contanti”. Anche il verbale di spontanea presentazione di Marcello Manna, del 10 giugno 2020, farà parte dell’incidente probatorio.

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