Coronavirus, nuovi casi a Codogno con la riapertura della zona rossa

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In Lombardia contagi ancora in crescita, a Milano oltre 800 in più. Fontana: ‘Contagi prima delle nuove restrizioni. Abbiamo un bisogno spasmodico di mascherine’

La riapertura dell’ex area protetta di Codogno (Lodi) dove fu scoperto oltre un mese fa il primo contagiato da coronavirus avrebbe causato nuovi casi di positività a Covid-19. Lo scrive il Corriere della Sera secondo il quale dopo settimane di progressivo calo del trend, arrivato anche a toccare l’uno per cento, negli ultimi giorni il trend è in risalita. “Abbiamo sei positivi in più – spiega Francesco Passerini, sindaco di Codogno e presidente della Provincia di Lodi – Nelle ultime giornate eravamo fermi a 268 casi. Un segnale che i divieti introdotti con la zona rossa avevano funzionato».

Ieri è stato un giorno difficile per la Lombardia con 34.889 le persone positive al coronavirus, con un aumento di 2.543 casi in un giorno, mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime. “Chi viene trovato positivo con queste analisi si è contagiato prima che entrassero in vigore le nuove misure più restrittive” quindi “sono confidente nel fatto che le nuove restrizioni che sono state applicate bloccheranno l’aumento”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Mattino Cinque, a che gli ha chiesto se è preoccupato dall’aumento dei contagi da coronavirus nella città di Milano, che in base al dato di ieri sono stati quasi 900 in più in un giorno.  “Noi abbiamo una necessità spasmodica di mascherine perché purtroppo è la cosa di cui si lamentano giustamente tutti. Anche la nostra medicina territoriale è tutta bloccata dal fatto che i medici senza presidi non vanno a visitare e hanno ragione. Ma noi ne abbiamo altrettanta perché purtroppo nessuno ci ha fornito le mascherine e noi stiamo cercando di recuperarle”. E’ quanto ha spiegato il governatore lombardo Attilio Fontana, in collegamento con Mattino Cinque. “Noi cerchiamo di superare le burocrazia – si è sfogato Fontana – purtroppo siamo in una situazione davvero difficile perché facciamo un lavoro che non dovremmo fare noi. L’ approvvigionamento di mascherine, dei camici, dei presidi non è compito nostro in emergenza, ma al di là di questo, vista la situazione difficile, lo stiamo facendo. Il problema è che su 100 persone che si offrono 95 stanno cercando di truffarci. All’inizio erano quasi riusciti a truffarci e all’ultimo momento siamo riusciti a recuperare i soldi”.

Crescono i contagi in Veneto – Nuova impennata dei positivi al Coronavirus in Veneto: stamane il numero è salito a 7.497, 295 in più di ieri sera. Le persone decedute sono 313 (+5), i pazienti ricoverati in area non critica 1.536 (+46), quelli in terapia intensiva 338 (+2), i dimessi sono 536. A Vo’ nessun nuovo caso di covid-19 mentre Verona segna 113 nuovi positivi, Treviso 45, Vicenza 20, Padova 81, Venezia 19, Belluno 3 e Rovigo 5. Per 9 positivi l’assegnazione di area è ancora in corso.(

In arrivo Bonus per le baby sitter – La circolare Inps per i bonus baby sitter “è già stata emanata e i soldi saranno presto fruibili. Comprendo la difficoltà dei cittadini che affrontano una situazione che è surreale”. Così la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, a Circo Massimo su Radio Capital. “So che altri paesi europei stanno mettendo rapidamente i soldi nelle tasche dei cittadini – spiega – io sono in chat con gli altri ministri del lavoro europei e ci confrontiamo sulle misure da prendere e come loro ci hanno preso come esempio per le misure sanitarie io sono pronta a confrontarmi su quello che fanno sul sostegno economico”.

Fonte:ANSA

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