Kevin Serafini, artista ai tempi del Covid

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Kevin Serafini nasce a Montreal, in Canada, il 15 Luglio del 1989. All’età di cinque anni si trasferisce con la sua famiglia in un piccolo borgo della Calabria, Pedace. Già appassionato fin da piccolo dell’arte in tutte le sue sfumature. Si forma e perfeziona presso il Liceo Artistico di Cosenza dove ne consegue nell’anno 2009 il diploma. Una predisposizione la sua, che lo classifica e riconosce come un artista scrupoloso, sensibile, fantasioso, creativo e mai convenzionale. Il suo animo come ci racconta, è un continuo e tumultuoso vortice di abissi e risalite che lo portano a mostrarsi per quel che è, nella sua veridicità assoluta, senza maschere misteriose. Rivelando una genuina sensibilità verso tutto ciò che lo circonda. Nulla è su questa terra senza prima essere ascoltato, dopo visto e poi disegnato.


Ci si ritrova così, a rappresentare ombre, luci, sfumature, bianchi e neri che si contrastano sempre a vicenda dando spazio all’immaginazione.
Come nell’arte, così nella vita. Ci ritroviamo a vivere quasi in penombra a volte, ma poi si scopre sempre la luce afferma lo stesso artista.
Oggi, in un periodo così buio, triste e accorato, Kevin ha pensato bene di reinventare la sua arte. Ha disegnato e raccontato la situazione attuale, con la tecnica del collage col giornale. Utilizzando china, pastello e colori acrilici. L’artista vuol così, evidenziare i paesi circoscritti dalla zona rossa. Casali del manco, suo paese di residenza e Celico, che fino ai giorni scorsi hanno subìto il forte impatto di norme ancora più restringenti. Vivendo nella paura e nell’abbandono. E così, vi illustra sopra due mani che si stringono. Per simboleggiare l’unione, l’affetto e la voglia di abbracciarsi ancora. Continua, disegnando un uomo che corre, svolazzando in segno di libertà la sua bandiera, vessillo nazionale che lo accomuna alla sua gente.
L’uomo è finalmente libero di sognare,costruire, progettare, esplorare e vivere ancora. Nella rappresentazione, Kevin, vede quell’uomo più consapevole, meno opportunista, più umile e umano. Lo vede con gli occhi di un bambino innocente e vero. Pronto a dire la verità, sempre. Perché la verità salva i cuori, li ripara dagli inverni più freddi e dalle malinconie più fragili . Un uomo che sa vivere nel rispetto degli altri e della natura. Un uomo libero ma buono, che ha superato la paura e la solitudine che lo ha attanagliato in giorni assai difficili. Ma al tempo stesso non ha dimenticato. È un uomo finalmente felice e libero che ha imparato ad amare e rispettare la vita. Sarebbe un sogno proferisce Kevin.
Lui non si abbatte, leggo commozione nei suoi occhi quando si racconta.
“Certo sono tempi difficili, ma la passione per quello che faccio mi dà la forza per credere che non posso mollare proprio ora, voglio crederci ancora, voglio credere che un giorno riaprirò gli occhi e quell’uomo esiste davvero, così nella mia arte, così nella nostra bella Calabria ed in tutto il resto del mondo. Chi vive di arte, non conosce il male.”

Grazie Kevin. Oggi, ci hai regalato un insegnamento importante. Agire nel bene per il bene di tutti. L’arte, infondo ci insegna anche questo.
Che i tuoi sogni possano avverarsi ed i tuoi precetti siano preghiere che tutti possano ascoltare, ricordare e mettere in pratica.
La Calabria ha il suo artista: Kevin Serafini.
Ad maiora semper.

(Altre opere di Kevin)

G.C.

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