Pierpaolo Correale: una speranza in campo sanitario, un orgoglio per il Sud

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Pierpaolo Correale “un uomo del Sud”, come lui si definisce, campano di origine ma calabrese di adozione, è oggi il direttore dell’oncologia degli Ospedali Riuniti “Bianchi – Malacrino –  Morelli” di Reggio Calabria e vanta un’esperienza di eccellenza nel campo medico e della sperimentazione.

Cinque anni negli Stati Uniti d’America e oltre  quindici a Siena oggi qui a Reggio Calabria vede il suo futuro circondato dall’affetto della gente e del suo amato mare.

Un medico, un uomo, un padre, un marito, dedito alla famiglia e al lavoro ma soprattutto alla ricerca e alla sperimentazione.

Dal 2005 lavora al “TSPP” un farmaco biologico della classe dei vaccini antitumorali che agisce favorendo una risposta immune verso le cellule malate, creato nei laboratori dell’Università di Siena e dell’Azienda ospedaliera universitaria senese con la collaborazione della professoressa Mariagrazia Cusi e il professor Luigi Pirtoli, e brevettato dallo stesso Ateneo.

Il prodotto è già stato sperimentato in una prima fase su 52 pazienti, di cui 42 affetti da cancro del colon-retto ad uno stadio avanzato, con buoni risultati. La fase 2 della sperimentazione permetterà di valutare il prodotto su un numero maggiore di pazienti focalizzandosi sui tumori colon-rettali, dando così risultati più certi sulla sua efficacia.

Il Dott. Correale fiero e orgoglioso dei risultati ottenuti rimane comunque saldamente coi piedi per terra e comunica che il lavoro di tutti questi anni rappresenta solo un passo importante dal punto di vista della ricerca ma rimane un ‘passo’. Tanto c’è ancora da fare ma ci sarà anche da misurarsi con le difficoltà burocratiche e amministrative, soprattutto perché dietro questa sperimentazione non c’è nessuna casa farmaceutica e solitamente si stratta di sperimentazione che fanno le case farmaceutiche. Scarseggiano inoltre le risorse economiche,  umane, organizzative. Anche la “politica” spesso complica le cose.

Ma il Dott. Correale non ama replicare o discutere le scelte politiche stimola però le istituzioni ad un maggiore interesse legato alla ricerca scientifica poiché Il TSPP può rappresentare veramente una speranza in quanto permette di migliorare la qualità della vita dei pazienti e rallentare la progressione della malattia, con un sostanziale prolungamento della sopravvivenza.

 

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